NeuroBlog

In questa sezione, potrai conoscere le esperienze e le storie personali che raccolgo quotidianamente e che arricchiranno queste pagine. Vivi attraverso le parole le vicende che incontro, condividendo risate, sfide e trionfi. Questo diario è un mosaico di vite, ognuna con il suo unico e prezioso contributo.
#apropositodiamore 🙏
Quanti racconti ascolto di amori feriti… come un'eco profonda di dolore che risuona intorno a noi, ma non dobbiamo lasciarci sommergere dalla disperazione e dalla disillusione.
C'è un sentiero che conduce verso un amore autentico, un amore che...
continua a leggere...Quanti racconti ascolto di amori feriti… come un'eco profonda di dolore che risuona intorno a noi, ma non dobbiamo lasciarci sommergere dalla disperazione e dalla disillusione.
C'è un sentiero che conduce verso un amore autentico, un amore che nutre anziché consumare.
Ciò che spesso chiamiamo "amore" è, in realtà, una maschera che cela due volti profondamente diversi: l'amore-bisogno, una fame divorante che usa l'altro per colmare un vuoto interiore, e l'amore-dono, un fiume di generosità che trabocca, condividendo sé stesso senza riserve.
L'amore-bisogno, questo doloroso "amore-carenza", è una relazione di potere, un’agonia silenziosa in cui entrambi i partner si azzannano, si manipolano, si sfruttano, in un disperato tentativo di sentirsi pieni, completi, amati.
Non c’è cattiveria, ma una profonda ferita d'infanzia, una sete insaziabile che ci spinge ad aggrapparci all’altro come a un'ancora di salvezza.
L’alternativa, un amore che non pretende, ma offre.
Un amore che non cerca di possedere, ma di condividere.
Un amore che non si basa sul "prendere," ma sul "dare".
Questo è l'amore-dono, l'amore maturo, un'esperienza di abbondanza, di grazia, di completa apertura verso l'altro.
È un amore che nasce dalla pienezza del nostro essere, non dalla sua mancanza.
È un amore che non teme la solitudine, perché trova in se stesso la sua fonte inesauribile.
La solitudine, spesso temuta, è un'opportunità preziosa, un terreno fertile per la scoperta di sé.
È nella quiete, nell'introspezione, che possiamo curare le ferite del bambino interiore abbandonato o trascurato, quel bambino che urla dentro di noi, chiedendo amore e sicurezza.
Accogliamo quelle emozioni, legittimiamole, abbracciamole con compassione.
Solo così, coccolandolo, consolandolo, possiamo permettergli di crescere forte e sicuro, pronto per amare senza appropriarsi, ma donandosi completamente.
Amare se stessi è il fondamento di ogni relazione autentica.
È conoscere il nostro cuore, comprendere i nostri bisogni, accettare le nostre imperfezioni.
È un viaggio di scoperta, di accettazione, di profonda gratitudine per il dono meraviglioso della vita.
Solo amandoci profondamente, possiamo offrire agli altri un amore puro, incondizionato, un amore che nutre e guarisce.
È un dono immenso, un'eredità preziosa che dobbiamo tramandare alle nuove generazioni, insegnando loro a coltivare un amore che non consuma, ma che edifica, un amore che fiorisce nella libertà e nella reciprocità.
Perché l'amore vero non è un possesso, ma una danza di anime libere, che si completano a vicenda nella gioia e nella gratitudine.
Grazie sempre e buona giornata anime belle 🩵
Inserito da: Roberto, Data: 15/10/2024
Un abbraccio di speranza per chi combatte l'Alzheimer 👴🏻💻
Settembre è un mese speciale, un mese dedicato a chi vive con l'Alzheimer e ai loro cari, un mese che ci ricorda la forza e la resilienza di chi affronta questa sfida così complessa.
Se hai un familiare o...
continua a leggere...Settembre è un mese speciale, un mese dedicato a chi vive con l'Alzheimer e ai loro cari, un mese che ci ricorda la forza e la resilienza di chi affronta questa sfida così complessa.
Se hai un familiare o un amico che combatte l'Alzheimer, sai quanto è importante essere al loro fianco, cercando ogni possibile sostegno.
Il loro sorriso, la loro luce, ci ricordano quanto la vita sia preziosa e degna di essere vissuta.
Sappiamo che la cura non esiste ancora, ma la scienza ci offre strumenti preziosi per prenderci cura del cervello e sostenerne la funzionalità.
Il neurofeedback, ad esempio, può essere un'ancora di salvezza, un'opportunità per rallentare il declino cognitivo e dare un respiro di sollievo.
NeurOptimal®, un metodo delicato e non invasivo, può aiutare a migliorare la chiarezza mentale e a migliorare la qualità di vita.
In questo mese di consapevolezza, ti invitiamo a riflettere su come NeurOptimal® possa essere un faro di speranza per i tuoi cari.
Ogni passo verso un futuro più sereno è un passo che vale la pena di compiere, con amore, con coraggio, con la consapevolezza che la vita, in ogni sua forma, è un dono meraviglioso.
Buona Vita a TUTTI 🩵
Inserito da: Roberto, Data: 17/09/2024
Sbloccare il potenziale: il potere di NeurOptimal ® per i bambini 🙏💻
In un mondo in cui le sfide che i bambini devono affrontare sembrano moltiplicarsi di giorno in giorno, il mio viaggio con il neurofeedback NeurOptimal ® ha illuminato un percorso di profonda trasformazione.
Per oltre quattro anni, ho...
continua a leggere...In un mondo in cui le sfide che i bambini devono affrontare sembrano moltiplicarsi di giorno in giorno, il mio viaggio con il neurofeedback NeurOptimal ® ha illuminato un percorso di profonda trasformazione.
Per oltre quattro anni, ho assistito in prima persona al notevole impatto di NeurOptimal® sui bimbi e sui ragazzi.
La mia esperienza si è arricchita anche da genitore, con mio figlio che una volta iniziato le sue sessioni NeurOptimal® ha ampliato la sua maturità, la sua padronanza di sé e il suo approccio decisamente diverso rispetto alla sua passione: la scrittura.
Nella stesura del libro é stato un sogno in crescendo.
Affrontando la stesura del suo libro senza sforzo, dimostrando una concentrazione eccezionale e un talento per l'apprendimento rapido.
Il suo lavoro e’ una testimonianza della profondità del lavoro svolto con il neurofeedback.
Ho avuto numerosi bimbi, molto simili a mio figlio, che sono stati immersi nelle NeurOptimal® Sessions.
Ed ora stanno ora entrando nell’adolescenza con un livello di equilibrio, carattere e risultati che sfida le aspettative convenzionali.
Mentre le statistiche potrebbero suggerire un'anomalia, vedo una generazione di giovani realizzatori che eccellono non solo negli studi, ma anche nello sport e nelle relazioni personali.
È un fenomeno che solleva la domanda: perché non viene data a più bambini l'opportunità di ottimizzare le loro funzioni cerebrali in tenera età?
La mia passione per il lavoro con i bambini nasce dalla consapevolezza che NeurOptimal® può facilitare notevolmente il loro percorso attraverso le sfide dello sviluppo.
Non si tratta solo di successo accademico o abilità sportiva, ma di promuovere resilienza, facilità sociale e benessere emotivo.
Considerate questo: condizioni non trattate come l'ADHD possono portare a serie sfide più avanti nella vita, tra cui la dipendenza.
Offrendo ai bambini un approccio proattivo tramite NeurOptimal ® Sessions, diamo loro gli strumenti per affrontare le complessità della vita con maggiore chiarezza e concentrazione.
Come società, dobbiamo riconoscere che l'allenamento del cervello non è semplicemente una misura reattiva, è un investimento per il futuro.
Immaginate un mondo in cui il cervello di ogni bambino è predisposto ad assorbire ed elaborare le informazioni in modo ottimale durante quegli anni formativi cruciali.
Il potenziale di impatto positivo è sbalorditivo.
Prepariamo i nostri bambini fin dall'inizio, sfruttando il potere dell'allenamento cerebrale per sbloccare il loro pieno potenziale.
È tempo di un cambio di paradigma!
Un riconoscimento che, nutrendo le giovani menti, non stiamo solo migliorando il loro presente, ma spianando la strada a un futuro in cui successo e benessere vanno di pari passo.
Aiutiamo i bambini a ottimizzare il proprio funzionamento, così aumenteranno o miglioreranno il loro "stare con se stessi, il mondo e le relazioni" al meglio delle loro possibilità e capacità.
Poi rilassiamoci e godiamoci il viaggio insieme a loro. 🤗
Buona vita a TUTTI 🩵
Inserito da: Roberto, Data: 10/09/2024
#sfidequotidiane 🙏
Una Sfida Quotidiana: Comprendere il Disturbo Paranoide di Personalità
Ci siamo tutti trovati a confrontarci con persone difficili …
(A volte anche davanti allo specchio)😓
Quel senso di sfiducia, di essere sempre sotto osservazione, la costante paura...
continua a leggere...Una Sfida Quotidiana: Comprendere il Disturbo Paranoide di Personalità
Ci siamo tutti trovati a confrontarci con persone difficili …
(A volte anche davanti allo specchio)😓
Quel senso di sfiducia, di essere sempre sotto osservazione, la costante paura di essere ingannati, di essere sfruttati, danneggiati, sono emozioni che ci possono rendere vulnerabili.
Ma quando queste emozioni si trasformano in un disturbo paranoide di personalità (PPD), la vita diventa un campo minato.
Immaginatevi di vivere in un mondo in cui ogni sorriso è una trappola, ogni gentilezza una strategia nascosta, ogni merito e successo altrui è un furto subito.😨
Provare una difficoltà costante nel mettersi nei panni dell'altro e non riuscire a distinguere tra quelle che sono le proprie sensazioni, i propri pensieri e la realtà obiettiva del mondo esterno.
È la realtà di chi soffre di PPD.
Le loro paure non sono fantasie, ma sensazioni profonde, come se fossero avvolti in un'ombra costante di sospetto.
Come possiamo aiutare queste persone? 🙏
Innanzitutto, evitare scontri diretti.
Difendersi dalle loro accuse non fa che alimentare il loro senso di persecuzione.
Invece, cerchiamo di ascoltarli con empatia, mostrando loro che comprendiamo le loro preoccupazioni.
Non dobbiamo validare i loro sospetti, ma possiamo esprimere la nostra comprensione della loro sofferenza.
La chiave è la compassione e la pazienza.
Spingere queste persone verso un professionista esperto è il passo successivo.
Purtroppo, la paura di essere ingannati rende difficile per loro chiedere aiuto. 😥
Spesso sono i familiari, stanchi di vedere la loro sofferenza, che si rivolgono ad uno specialista.
Un terapeuta esperto, con principi di lealtà e coerenza, può costruire un rapporto di fiducia.
Solo con una relazione solida si può aiutare la persona a liberarsi dalle catene del sospetto e raggiungere una serena accettazione di sé e del mondo esterno.
Il cammino della guarigione è lungo e tortuoso.😭
Purtroppo nei casi più gravi vale il detto “se lo conosci lo eviti”.
Certo è, che quando si ha un familiare o una persona con cui si deve convivere quotidianamente, diventa veramente difficile relazionarsi con questo tipo di soggetti.
Ma la speranza non va mai persa.
La compassione e la comprensione possono essere le armi più potenti per aiutare chi soffre di PPD a trovare la luce che si cela dietro le ombre.
Ricordiamoci che la vita è preziosa e ogni persona merita di essere trattata con rispetto e dignità. ❤️
La nostra capacità di empatia e di comprensione può davvero fare la differenza.
Grazie sempre e buona vita a TUTTI 🩵
Inserito da: Roberto, Data: 06/09/2024
#immagina 🧠
Immagina una vita più vibrante, dove la mente e il corpo danzano all'unisono, pieni di energia e vitalità.
Questo è il potere di un equilibrio interiore profondo, un'armonia che NeurOptimal® ti aiuta a raggiungere. Più che un semplice allenamento,...
continua a leggere...Immagina una vita più vibrante, dove la mente e il corpo danzano all'unisono, pieni di energia e vitalità.
Questo è il potere di un equilibrio interiore profondo, un'armonia che NeurOptimal® ti aiuta a raggiungere. Più che un semplice allenamento, è un viaggio di scoperta del tuo potenziale inespresso.
Immagina:
* La tua mente libera da distrazioni, focalizzata come un raggio laser su ciò che conta davvero per te.
* Una fiducia incrollabile che si irradia dal tuo essere, permettendoti di affrontare le tue sfide con coraggio e determinazione.
* Un senso di benessere profondo e appagante che permea ogni aspetto della tua vita.
NeurOptimal® ti tende la mano in questo percorso di trasformazione, aiutando il tuo cervello a funzionare al massimo delle sue capacità in modo naturale e non invasivo.
È un atto di amore verso te stesso, un investimento prezioso per una vita più ricca, più consapevole e infinitamente più appagante.
Allenare sia il corpo che la mente è essenziale per funzionare al meglio.
Il neurofeedback NeurOptimal ® aiuta a migliorare la concentrazione, aumentare la fiducia e aumentare il benessere generale, consentendoti di raggiungere nuove vette in tutti gli ambiti della vita.
Perché la vera forza risiede nell'equilibrio, e quando mente e corpo lavorano in armonia, non ci sono limiti a ciò che puoi realizzare.
Benvenuti nel mio mondo e buona ripresa lavorativa a TUTTI 🙏
Inserito da: Roberto, Data: 04/09/2024
#autismo 🙏 💻🧠
Il neurofeedback si è dimostrato un trattamento promettente per una vasta gamma di sintomi dello spettro autistico.
Negli ultimi anni, grazie ai rapidi progressi tecnologici, sono stati condotti numerosi studi clinici sul neurofeedback nell'autismo. Questi studi hanno evidenziato risultati...
continua a leggere...Il neurofeedback si è dimostrato un trattamento promettente per una vasta gamma di sintomi dello spettro autistico.
Negli ultimi anni, grazie ai rapidi progressi tecnologici, sono stati condotti numerosi studi clinici sul neurofeedback nell'autismo. Questi studi hanno evidenziato risultati positivi per diversi sintomi, tra cui: crisi epilettiche, iperattività, difficoltà di attenzione, ansia, capacità di elaborazione delle informazioni, disturbi del sonno e comportamenti ossessivo-compulsivi.
Due studi pionieristici sul neurofeedback nell'autismo sono: "Efficacy of Neurofeedback for children in the Autistic Spectrum: A pilot study" di Betty Jarusiewicz, Ph.D. (2002) e "Assessment-Guided Neurofeedback for Autistic Spectrum Disorder" di Robert Coben, Ph.D., e Ilean Padolsky, PhD (2007)
Lo studio di Jarusiewicz ha valutato l'efficacia del neurofeedback in 12 ragazzi autistici, utilizzando un disegno sperimentale a gruppi paralleli. 24 ragazzi, appaiati per età, sesso e gravità del disturbo, sono stati assegnati casualmente a due gruppi: un gruppo di trattamento (neurofeedback) e un gruppo di controllo.
I risultati hanno mostrato una riduzione del 26% circa del punteggio ATEC (Autism Treatment Evaluation Checklist) nel gruppo di trattamento, indicando una diminuzione dei sintomi autistici. La valutazione dei genitori ha evidenziato un miglioramento significativo in tutte le categorie comportamentali e sintomatiche, tra cui socializzazione, vocalizzazione, ansia, performance scolastica, rabbia e sonno, rispetto al gruppo di controllo.
Questi miglioramenti sono stati indipendenti dalla gravità iniziale del disturbo o dall'età.
Lo studio di Coben e Padolsky ha replicato e ampliato il lavoro di Jarusiewicz su un campione più ampio (37 pazienti).
I risultati hanno mostrato un miglioramento significativo nei partecipanti autistici che hanno ricevuto il neurofeedback rispetto al gruppo di controllo.
Altri miglioramenti includono una riduzione del 40% dei sintomi principali dell'ADHD e una diminuzione dell'iperconnettività cerebrale nel 77% del gruppo sperimentale, associata a esiti clinici positivi.
L'iperconnettività cerebrale, spesso riscontrata negli individui autistici, rappresenta una variazione della normale connettività tra le aree cerebrali.
La normalizzazione di questa disfunzione attraverso il neurofeedback può portare a un miglioramento dei sintomi.
Solo 5 soggetti non hanno mostrato cambiamenti significativi.
L'analisi dei dati ha escluso l'effetto di variabili come la gravità del disturbo, l'età e l'uso di farmaci.
Un fattore chiave che potrebbe spiegare i miglioramenti osservati nel gruppo di trattamento è la capacità del neurofeedback di ridurre l'iperconnettività cerebrale.
Uno studio condotto da Michael Thompson, MD, e Lynda Thompson, PhD, intitolato "Autistic Spectrum Disorders including Asperger's Syndrome- EEG & QEEG Findings, Results & Neurophysiological Rationale", ha evidenziato che i deficit sociali negli individui autistici potrebbero essere associati a una ipoconnettività frontale.
Lo studio ha dimostrato che le terapie e i training con neurofeedback possono portare a miglioramenti significativi nelle funzioni sociali ed emotive.
Le conclusioni di questi studi suggeriscono che il neurofeedback può rappresentare un trattamento efficace per i sintomi dello spettro autistico.
I miglioramenti osservati nei partecipanti sono stati supportati da valutazioni neuropsicologiche e neurofisiologiche. Rispetto ad altri trattamenti come Ritalin, Risperidal, Thorazina e Haldol, il neurofeedback è un intervento non invasivo che favorisce la neuroregolazione e le funzioni metaboliche.
A differenza delle terapie comportamentali, il neurofeedback può portare a risultati positivi nel corso di alcuni mesi.
Inoltre, il neurofeedback è privo di effetti collaterali, a differenza degli interventi psicofarmacologici e di alcuni integratori alimentari.
I benefici del trattamento si mantengono nel tempo anche dopo l'interruzione delle pratiche.
Grazie sempre a TUTTI 🩵
Inserito da: Roberto, Data: 23/07/2024